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Seria A 2024 - 25

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NAPOLI - PARMA 2-1

LE PAGELLE DI GIULIANO BOTTOLI
           
    
    
Suzuki 5: effettua buone parate, ma due ingenuità lo condannano alla insufficienza, la prima sulla perdita di tempo che gli costa il giallo, la seconda con una uscita scomposta.  
Valeri s.v.: si infortuna dopo pochi minuti. Dal 7° Del Prato 6,5: subito un assist con traversa di Kowalski e partita attenta e sicura; passa a portiere con buone uscite alte e però nulla da fare sui gol.  
Coulibaly 6,5: altra partita di spessore specialmente nel primo tempo.  
Bernabè 7: praticamente il centrocampo passa dai sui piedi con invenzioni e precisione. ci prova anche da fuori con poca fortuna.  
Balogh 7: il migliore della difesa chiude praticamente tutto; insuperabile.  
Circati 6: chiamato poche volte nel vivo del gioco ma sempre attento.  
Man 6: molte pause e alcuni errori di impostazione.  
Sohm 6,5: alcune ripartenze in velocità in campo aperto spaccano la difesa napoletana; bene anche in copertura.  
Bonny 7,5: il migliore in campo un palo a portiere battuto e si procura il rigore e lo trasforma con freddezza. Dal 57° Cancellieri 5,5: lasciato solo avanti non riesce ad infastidire.
Kowalski 6,5: esordio positivo colpisce la traversa da buona posizione e dimostra buona visione di gioco. Dal 57° Almqvist 6: entra subito nella gara con attenzione e nei minuti finali il portiere gli nega il pareggio.  
Mihaila 6,5: non porta nessun pericolo sotto porta, ma fa tanto lavoro nel recupero palloni e nel raddoppio marcature. Dal 72° Carpentier 5,5: entra nei minuti in cui il Parma soffriva e non riesce ad aiutare la squadra.    

La partita non dura un tempo!
Pecchia e Suzuki? Ingenuità e altro...
Tre primi tempi da incorniciare, ma ….
Condizione fisica da sistemare

ByManso – E si, non sempre basta una buona mezz'ora di calcio spettacolare per vincere una partita se gli avversari anche se “in prestito”, son tecnicamente superiori in molti degli effettivi.  
Il calcio non è solo esuberanza, ma è anche esperienza e gli episodi colpiscono sempre alle spalle chi non sta sul pezzo dal primo all'ultimo minuto.
Il Parma a Napoli ha tenuto il campo in modo spettacolare per meno di un tempo e ha dimostrato di avere idee e giocatori che potrebbero dire la loro in modo importante in questo Campionato, ma ha anche dimostrato che ha una marea di problemi che non sarà facile risolvere, anche se comunque, mica c'è da misurare il Parma con squadre potenzialmente superiori come il Napoli.   
La vittoria con Il Milan, forse ha un tantino illuso la tifoseria crociata, ma ci sta che l'entusiasmo di buoni primi tempi, portino a pensare che le partite siano finite al riposo.
Questo della mancanza di resistenza fisica che salta fuori clamorosamente nella ripresa è un fatto che sicuramente nello staff del Parma conoscono e che non può sfuggire all'occhio esperto di chi osserva le partite o la partita dei gialloblu.
Con la Fiorentina, il secondo tempo fino alla superiorità numerica arrivata a dieci minuti dalla fine, il Parma è stato costretto nella sua metà campo.
Con il Milan, altro secondo tempo di sofferenza che è stato interrotto solo nel finale dai due contropiedi orchestrati dai nuovi entrati e che hanno consegnato la vittoria strameritata ai crociati; crociati che comunque hanno fatto vedere una grande difficoltà nel ripartire come nella prima frazione di gioco.
Con il Napoli, stessa storia, solo che non è andata bene come contro il Milan, perché i crociati han dovuto pagare le ingenuità dovute all' inesperienza, sia del giovane portiere che quelle di Mister Pecchia.  
Un tributo quindi dovuto all'inesperienza?  
Sicuramente, ma non solo.

Al portiere magari non han spiegato la tolleranza zero che è stata “ordinata” agli arbitri anche in casi diversi dalle nuove norme che ordinano appunto la perdita di tempo (link), e in più, c'è da dire che questo è davvero forte, ma che sia inesperto  lo si è visto abbastanza bene e sicuramente pagherà dazio ancora; per quanto riguarda Pecchia e il suo aver terminato i cambi a mezz'ora dalla fine (20+10 minuti), l' inesperienza sicuramente non conta, parché al la sa anche un puté c'le na roba c'lan sfa miga!
Pensiamo che il Mister, abbia dovuto scegliere tra la voglia di colpire nel finale, come ha fatto con il Milan, inserendo forze fresche o tenere in campo qualcuno che non ce la faceva più già da qualche minuto.  

Ha rischiato il tutto per tutto e ha pagato dazio. Tanto dazio!!!

Certo è, che la (sua) figura non è stata delle migliori e poi dai, chera al me Mister, non si può sentire che il Parma esce dal Maradona vittorioso ma senza punti.  

La sensazione che il Parma abbia disputato una grande partita, è indiscutibile, ma sono quelle sensazioni che nelle analisi tecniche, lasciano poi il tempo che trovano, perché un conto sono le sensazioni dettate, crediamo, dalla limpidezza delle occasioni avute dal Parma nel primo tempo e dalla loro spettacolarità e un altro conto è quello dettato dai numeri e dalle statistiche che a volte danno di una partita un resoconto ben diverso da quello che fa il cervello di chi osserva.

Napoli - Parma: Tiri 29 a 13, tiri in porta 13 a 2, parate 1 a 5, attacchi pericolosi 114 a 35.

Questo per quanto riguarda Napoli, ma c'è di più che fa pensare alla scarsa tenuta fisica del Parma per il gioco che svolge in quello, che volendo o non volendo è comunque calcio d'agosto (caldo afoso in ogni dove e preparazione diversa per molti).

Altri numeri?

Si o quasi; pensiamo ai gol fatti e subiti dal Parma in queste partite e guardiamo quando ha fatto 'sti gol.
Sono tre nei primi tempi con Fiorentina, Milan e Napoli e uno con il Milan nel secondo.  
E i gol subiti? Sono quattro e tutti nella seconda frazione di gioco.  

Non vuol dire niente? Dai su, tra le sensazioni e i numeri c'è un dato che non racconta palle ed è quello che il Parma nei secondi tempi va in apnea e non riesce a ripartire con la sicurezza dimostrata nei primi tempi delle tre partite  fin qui disputate e questo forse, ma moooolto forse, va anche a giustificare i cinque cambi terminati al 70° a Napoli.

Raccontata 'sta fola dettata dalle sensazioni e dai numeri, quel che rimane è che la sconfitta al Maradona lascia un tantino di amaro in bocca, poiché con quell'occasione nel finale il Parma non avrebbe rubato nulla se fosse uscito da Napoli con un pareggio.  

Il bottino in queste tre partite che sulla carta potevano essere o sembrare proibitive, è dei più importanti, perché la firma e la controfirma sui quattro punti, l'avrebbero messa proprio tutti; ora c'è da correre ai ripari sulla condizione fisica e questa sosta arriva proprio a puntino per sistemare la questione.  

E però, l'era mej averogh cinch pont che quator.  
O no?




STATISTICHE
NAPOLI - PARMA  2-1
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