Frattali 6 mezzo: quando viene chiamato in causa suona il presente e il sicuro
Gazzola 6: commette, in fase difensiva, qualche errore , quando si spinge in avanti, crossa con buona precisione
Gagliolo 6 mezzo: le punte avversarie trovano in lui un baluardo insuperabile; in avanti si vede meno del solito
Munari 6 mezzo: spostato in avanti, gioca meno palloni ma subisce tanti falli; un paio di conclusioni con poca fortuna
Iacoponi 7: la regia della difesa è sua e non sbaglia nessun intervento
Lucarelli 5 mezzo: è parso leggermente nervoso e questo lo ha portato a qualche imprecisione in fase difensiva.
Insigne 5: gioca un primo tempo evanescente; meglio ad inizio ripresa in cui ha un paio di buoni spunti, ma nulla di più. Dal 67° Ciciretti 5 mezzo: si vede che è in possesso di buona tecnica, ma si vede anche che non la sfrutta nel gioco; una conclusione da fermo che spedisce molto alta e qualche scambio in velocità con alcune imprecisioni negli appoggi
Vacca 6: nel primo tempo è poco nel vivo del gioco; va meglio nel secondo con buoni fraseggi e con un paio di ottime chiusure. Dal 77° Dezzi s.v..
Calaiò 6: lo bersagliano di falli, ma nonostante questo si produce in due buone conclusioni che Paleari respinge
Barillà 6: a centrocampo si fa sentire con recuperi e qualche fallo per fermare azioni di ripartenza; si nota il suo calo nei minuti finali
Di Gaudio 5 mezzo: qualche buono spunto ad inizio gara poi sparisce. Dal 71° Baraye 5: mai pervenuto; forse quando è impiegato nei minuti finali non riesce ad incidere.
Due passi indietro, ma che sfiga!
Stavolta Kulowic ha giocato contro!
Munari davanti alla difesa: sempre e comunque!
"Ma da bo, Ceravolo le infortuné?"
ByManso – Kulowic: Tante volte abbiamo tirato in ballo il dodicesimo giocatore in campo, per descrivere un risultato del Parma di D' Aversa. E si, tante volte! E forse troppe volte abbiam vinto solo per merito suo!
Ieri però, Kulowic ha voluto far vedere che è proprio un gran figlio di “buona donna”, e che, come abbiam sempre predicato di lui non ci si può proprio fidare (predica bymanso: finito culo, finiti punti).
Ma pensa te: il Cittadella si presenta in campo con il secondo portiere perchè il titolare si infortuna durante il riscaldamento e Kulowic per "aiutarlo", decide di travestirsi da Paleari (secondo portiere) perchè il poverino era un paio di mesi che non giocava!
Incredibili le parate di Paleari! Piede, coscia, gamba, spalla e gomito, son si parti importanti del corpo, ma che un portiere le usi tutte in una sola partita per fermare i tiri degli avversari, non si era quasi più visto dai tempi di Garella (ex portiere della Lazio, famoso per le sue sgraziate parate). E' mancata la parata di faccia, poi il repertorio di Kulowic/Paleari sarebbe stato al gran completo!
Detto di Kulowic/Paleari, dobbiamo parlare anche del Parma, che se è vero che ha avuto tre barra quattro, occasioni madornali per passare in vantaggio (due azioni, da sole, meritavano il prezzo del biglietto), sul piano del gioco ha fatto due passi indietro da quanto ci aveva fatto vedere nella partita con il Frosinone, che senza ombra di dubbio, è stata la prestazione più bella dell'intera gestione di D' Aversa.
Ecco! Forse è proprio per questo che certe aspettative non possono essere sempre soddisfatte!
Pretendere che le partite siano tutte come quella con il Frosinone, è pretendere davvero troppo, anche se le aspettative di cui sopra, son sempre sulla bocca di tutti.
Una “bocca di tutti” che tratta l'argomento Parma, come se improvvisamente dovessimo dimenticarci di quanto visto fin qui, solo perchè ogni partita vinta, si spera sempre sia quella della benedetta svolta.
Illuderci è troppo, questo è vero e può anche far andare a sbatter, ma non si può non riconoscere che qualche cosa è cambiato nel gioco del Parma.
Per non ripeterci troppo, ci ripetiamo solo un pochino: Sulle fasce in zona d'attacco c'è spesso il raddoppio e anche qualche sovrapposizione (son poche poche, ma sempre meglio il poche, del niente di passata, ma ancora fresca memoria); I giocatori si prendono responsabilità che prima non osavano (i soldatini di piombo non ci sono più, son stati fusi); Ogni tanto si vede pressare alto (ieri ben poche volte, rispetto a quanto visto con il Frosinone); Munari davanti alla difesa è una garanzia di forza, esperienza ed equilibrio, che nessun altro giocatore (Scozzarella o Vacca) può dare a questa squadra, e spostare lui per fare spazio ad altri, riporta quegli squilibri al centrocampo che abbiam sempre visto tutti e che si è ben visto anche ieri (Vacca lasciava troppi varchi davanti alla difesa) ; i tre del trio d' attacco non stanno a trenta metri l'uno dall'altro, ma si spostano per dar man forte a chi è in possesso di palla, e così facendo, ci son sempre almeno due di loro che giocano vicini (sotterrato, speriamo per sempre, il 4 3 3 del subbuteo che ci ha perseguitato da settembre a febbraio).
E si, non saremo mai come il Cittadella sul piano del gioco, ma comunque qualche cosa qualcuno ha imparato. Questo è certo ed innegabile. Ieri si poteva anche perdere, ma lo spirito era di chi voleva vincere. E quando hai 'sto spirito, si vede e si sente così tanto che ti arriva al cuore.
Meglio tardi che mai; ma solo se il mai è sepolto sotto due metri di terra bella compatta!
Il pareggio di ieri, vale ben di più sul piano della speranza, di molte vittorie, frutto del caso o di Kulowic, perchè ha dimostrato che davvero questo Parma può dire la sua fino alla fine del Campionato. La squadra c'è, e come sempre, non ci stancheremo mai di dirlo!
Nonostante le tante, forse troppe assenze, l'Ascoli ci dirà tanto e di tutto di più!
A proposito di assenti e di voci malevoli, “ma da bo, Ceravolo le infortuné, o ghe sota quel?”