Il Parma di inizio campionato? Ecco spiegato dov'è!
KK e la parmigianità uccisa e sepolta!
ByManso - Eccoci, via Pecchia e arriva Chivu ex allenatore dell' inter Primavera, con cui ha anche vinto uno scudetto. Sono sei gli anni di nerazzurro per il Miter rumeno, tre partendo dall' Under 14, per arrivare agli ultimi tre in Primavera.
In pratica ha fatto tutta la trafila delle giovanili seguendo passo per passo i ragazzini che aveva preso al suo primo anno nell' Under 14.
CHIVU RISULTATI - Cristian Chivu ha guidato la Primavera dell'Inter dal 2021 al 2024, totalizzando 133 partite in tre stagioni. Durante questo periodo, ha vinto lo Scudetto Under 19 nella stagione 2021/2022, battendo la Roma 2-1 nella finale disputata al Mapei Stadium di Reggio Emilia il 31 maggio 2022.
CHIVU MODULI - Cristian Chivu, durante la sua esperienza come allenatore, ha sviluppato una filosofia di gioco focalizzata su ampiezza, velocità nelle transizioni e partecipazione offensiva, rendendo le sue squadre dinamiche e propositive. Il modulo di riferimento spesso utilizzato è il 4-3-3, che valorizza la manovra offensiva. Tuttavia, Chivu ha dimostrato flessibilità tattica, adottando anche schemi come il 4-3-1-2 con un trequartista puro, il 4-3-2-1 per una maggiore copertura difensiva e il 3-5-2, in linea con i moduli utilizzati dall'Inter sotto la guida di Conte e Inzaghi.
CHIVU MISTER - Chivu pone grande enfasi sull'ordine e la disciplina, definendosi un "dittatore democratico". È rigido sulle regole, ma mantiene un dialogo costante con i suoi giocatori, mostrando intelligenza e motivazione nella gestione del gruppo. Questa combinazione di rigore e comprensione crea un "caos ordinato" in campo, dove le squadre sono incoraggiate a osare pur rimanendo coerenti con le idee dell'allenatore. La sua attenzione alla crescita dei giovani talenti è evidente, avendo valorizzato giocatori come Giovanni Fabbian, Cesare Casadei, Nicholas Abiuso e Francesco Pio Esposito durante la sua gestione dell'Inter Primavera
CHIVU GIOCO: Cristian Chivu predilige uno stile di gioco che enfatizza il possesso palla e la costruzione dal basso. Durante la sua esperienza con l'Inter Primavera, ha implementato strategie focalizzate sull'avvio dell'azione dalla difesa, coinvolgendo attivamente i difensori e il portiere nella fase di impostazione. Questa filosofia mira a mantenere il controllo del gioco ea sviluppare manovre offensive attraverso passaggi corti e movimenti coordinati. Tuttavia, è importante notare che Chivu è anche attento ad adattare le sue idee alle caratteristiche della squadra che allena e alle specifiche situazioni di gioco
Nel giugno 2024, Chivu ha lasciato la guida della Primavera nerazzurra. Secondo quanto riportato da fonti interiste, la decisione di separarsi è stata consensuale, con Chivu desideroso di intraprendere nuove sfide professionali, che però non ha trovato fino alla chiamata del Parma.
Un azzardo? Una scommessa? la mossa di qualche scienziato? Un ragionamento ponderato? La continuità del “progetto giovani" (GRAMI) intrapreso dal Parma con l' amerikano?
Bhe, ce ne sarebbe da dire sul come e sul perchè una società in piena caduta in zona retrocessione e composta da giocatori giovinastri con esperienze in Serie B o con pseudo esperti che eran rincalzi in squadre di basso livello di Serie A, abbia potuto pensare di affidarsi ad un Mister che di esperienza in A non ne ha neanche un mezzo secondo.
Non è che questi dirigenti, dopo le “brutte” esperienze avute in questi 4 anni con mister navigati di seconda o terza fascia han deciso che è meglio una scommessa come la è quella di Chivu rispetto al sapere che i miracoli non li può certo fare un allenatore scarso a prescindere?
Bhe, si dice che o at magn 'sta mnestra o at selti 'sta fnestra e i rifiuti che si dice abbia ricevuti il Parma da mister “ambiziosi” son lì a dimostrare che la minestra e la finestra hanno il loro perché.
I servitori di saliva lessata al calore del bagnomaria e i dirigenti che portano loro l'acqua per mantenere foraggiata la pentola, ci han propinato una realtà che solo gli orbi potevano vedere e che questa rosa sia composta da giocatori inadeguati per la Serie A, se prima era voce di pochi, ora trova il giudizio degli addetti ai lavori, perché se un mister ti rifiuta a vol dir caz zi gram.
Tutti i servitori di cui sopra a parlare del Parma “che fu” di inizio campionato.
Tutti a chiedersi dov'è finito e come mai non si sia più visto?
Certo nessuno che si sia risposto come doveva fare un qualsiasi addetto ai lavori che mastichi un po' di calcio.
O ragaz, la cosa le pu cera ed 'na macia ed pana monteda!
Il Parma del primo mese e mezzo di campionato dimostrava di avere una velocità supersonica, ma era tutto oro quello che luccicava o quella velocità supersonica era frutto anche del fatto che gli avversari erano super imballati?
Ecco risolto il mistero che nessuno ha tenuto in considerazione ma che se si voleva vedere, lo si vedeva a occhio nudo proprio in quel mese e mezzo, dove non si potevano non vedere le differenze di passo con le squadre affrontate
Ora quella differenza di passo si è girata contro a quella preparazione del Parma basata sulla leggerezza e quindi sulla velocità e questo lo si vede proprio in tutte le partite, chietor i van fort per tuta la partita e al Perma oltre che ander pià al se rompa anca.
Una volta lo si diceva, se vuoi salvarti in A e sei una squadra debole, l'unico modo che hai per avere qualche speranza di salvezza è impostare una preparazione sbarazzina che ti porti punti nelle prime partite e poi dopo si vedrà.
Ecco spiegato il Parma “che fu” di inizio campionato e se qualcuno non ci crede, che si vada a rivedere le partite e magari capisce che quel Parma era il frutto solo di una grande menzogna fisica.
Insoma, per tgnirla curta e per parlare di tutto il resto che è frutto della Presidenza amerikana, c'è da notare che questa Serie A, è lo stesso film già visto nel primo anno di amerikanate.
Hanno riavvolto la pellicola e han cambiato sceneggiatura ma non han cambiato la trama e non han cambiato nemmeno il regista.
Stessa storia stesso film e però invece di risparmiare con il riciclo, jan spe tant sold che jan impomé anca al cesso!
Molti di questi titolari e non titolari di oggi, son il frutto di un mercato di gennaio super dispendioso, 50 milioni di acquisti, che quattro anni fa portò all'ultimo posto in Serie A e di tre anni di Serie B.
Ora a Gennaio con una classifica che si faceva via via più deficitaria, jan spes pu o meno i stes sold e jan compré di schert o di giovnaster e in pu' jan cambié anca l'alenador prendendone uno senza la minima esperienza che predilige la partenza dal basso!
Ecco, speriamo che la partenza dal basso non sia un dettame religioso di Chivu, perché con i difensor gram cal ga, vorrebbe dire fare harakiri ad ogni giro di pallone.
In quattro anni, quasi 5oo milioni spesi, di questi una cinquantina e passa infruttiferi, prestati senza scadenza da KK al Parma e il restante assorbiti dagli aumenti di capitale, depongono sicuramente a favore del Presidente amerikano, poiché è innegabile che i soldi glieli ha messi veramente (quelli che sono stati immessi nel capitale, più di 350, non sono debiti ma sono soldi immessi in società che si possono considerare a fondo perduto) e però che li abbia spesi alla cazzo di calcio, non ci sono dubbi.
Tre anni di Serie B nemmeno il “gosino” c'è riuscito a farli, perché se qualcuno se lo fosse dimenticato, il Parma dall'era Tanzi, in Serie B ci ha fatto solo un anno alla volta raggiungendo sempre la promozione al primo colpo.
KK ha collezionato, una retrocessione, tre anni di B prima di vincerla e ora si trova sull'orlo della seconda retrocessione dalla A in due partecipazioni.
Tutto regolare se il Parma fosse quello che fa con le forze del suo bacino industriale, ma tutto irregolare se si considerano i soldi messi a disposizione dagli ameikani.
L'aver fatto fuori tutti i parmigiani dalla società e dall' azienda Parma Calcio, non depone a favore di KK, perché ormei anche i giaro' ed la Perma jan capì che a chilù ed la cité ed la maja, ed la crosa e di pramzà, angh ghnin frega un caz ed gnenta!
Di cosa glene frega, visti gli esborsi e visti i risultati ottenuti, ancora bene non si sa o magari non lo sappiamo noi comuni mortali, perché magari c'è qualcuno meno mortale di noi che in Comune lo sa....
Fuori i parmigiani dal Parma (impiegati, stuart, addetti stampa ecc ecc), questo è il diktat a cui abbiamo assistito in questi cinque anni; e se fai fuori i parmigiani, caro presidente, fai fuori anche la parmigianità, che è la cosa più cara che ogni parmigiano ha dentro il cuore e che si porta in giro per tutto il mondo da secoli e secoli.
Pensare di governare il Parma o comunque una qualsiasi squadra di calcio in Italia, come se fosse una multinazionale a comanda semplice, è l'errore più grande di KK, perché caro il mio Pres. non è “comprandoti” il consenso di quattro imbecilli che fanno il saliscendi dal carro dei vincitori e degli sconfitti da una vita, che acquisti la credibilità che serve per poter venir osannato dal popolo dei tifosi ogni volta che metti piede allo stadio.
E no, quello che acquisti e che ti rimane dentro alle maniche (lunghe e quindi da tajer) della giacca a quadri di rappresentanza, è la zero credibilità degli specialisti del saliscendi che tra una salita e una discesa, trovano anche la forza di bagnare il carro con la loro infaticabile saliva.
Ti piace che sia così? Bhe, scusa, ma alora rangiot!
Nonostante tutto ci salveremo? Bhe, il tifoso sa che la speranza è l'ultima a morire, ma purtroppo sa anche che nel calcio, se alla fine si muore, non si muore di morte naturale, ma si muore perché c'è stato un omicidio.
E se c'è stato un omicidio, è chiaro che c'è anche un assassino!