Frattali 7: ha effettuato solo una parata, quella del sul rigore; parata che ha tenuto chiuso la partita
Iacoponi 6 più: insuperabile di testa, ha comunque avuto poco lavoro in bottega, poiché l'Ascoli non la buttava mai in mezzo. Bravo nello sbloccare il risultato.
Mazzocchi 7: bella partita giocata anche con una discreta maturità. Non è un difensore e lo si è visto nell'unica volta che lo hanno puntato.
Lucarelli 6: sufficienza che arriva dalla stima e dal record, perchè sul campo ha fatto due dormite che potevano risultare decisive.
Nocciolini 6: gli hanno dato solo tre palloni e lui li ha giocati tutti e tre con costrutto. Non si è certamente risparmiato nel pressing. Dal 56° Siligardi 6 meno: non ha impressionato, ma ha avuto il merito di giocare per i compagni
Insigne 7: è sempre tra i migliori da quando gli è stata data la libertà di svariare su tutto il fronte d'attacco. La sua velocità e il suo impegno sono encomiabili e la fortuna, vedi il secondo gol, premia sempre chi se la merita.
Di Gaudio 5 e mezzo: è bravissimo nel farsi trovare smarcato o nel crearsi occasioni che poi però, sistematicamente sbaglia. Dal 64′ Baraye 7: quando entra vorrebbe spaccare il mondo e per quello sbaglia tanto, ma poi con il passare dei minuti entra in partita e diventa il giocatore che tutti abbiamo imparato a conoscere: un gol e un passaggio gol!
Scozzarella 6 più: il suo apporto c'è sempre anche quando, come ieri, tocca la metà dei palloni. Alcuni lanci e alcune intuizioni sono state da incorniciare
Gagliolo 6 e mezzo: come (quasi) sempre, dalla sua parte non si passa.
Scavone 6: è messo in difficoltà dal palleggio dei centrocampisti dell' Ascoli e dal fatto che i suoi compagni di reparto non hanno caratteristiche di contenimento. Preso spesso volte in mezzo, se la cava comunque discretamente.
Dezi cinque: ha sbagliato quasi tutto quello che c'era da sbagliare: lento mentalmente nel ribaltare l'azione, i palloni recuperati li ha subito restituiti e quando è retrocesso al limite dell'area è stato un pericolo per i suoi. In attacco non si è mai visto. L'impegno però c'è stato, perchè ha davvero corso come un matto. Giocatore da ritrovare! Dal 74° Munari 6 e mezzo: entrato nel momento più propizio, dimostra che l'esperienza non è acqua.
A D' Aversa quello che è di D' Aversa (meglio tardi che mai!)
Contropiede: L'involuzione tattica è arrivata al dunque!
Squadra umile che copre i suoi limiti
Dezi? Il recupero non c'è stato!
Manso – Ieri il Parma ha dimostrato che l'involuzione tecno-tattica è ormai arrivata al dunque. Una squadra che gioca prevalentemente in contropiede e che così facendo permette ai suoi piccoli e veloci attaccanti di dare il meglio.
Il discorso sui tempi e sugli spazi su questo sito lo abbiamo fatto per tutte le prime dieci partite e a quanto pare di ragioni ne avevamo davvero tante!
Certamente non è bello vedere l' ultima in classifica che viene al Tardini e tiene per lunghi tratti il pallone nella metà campo dei crociati, ma se poi alla fine hai vinto quattro a zero, vuol dire, lasciando da parte i se i e ma, che la tua impostazione tattica è quella giusta.
Non conta se i primi i due gol sono stati alquanto fortunosi, perchè non si possono dimenticare le altre occasioni (due nette di Di Gaudio nel primo tempo), che hanno fatto la differenza. Una squadra che non segnava mai su azione e che non riusciva a mettere un uomo davanti al portiere, ora ha le occasioni che fioccano.
Ecco, se qualche buontempone ieri avesse cambiato le maglie alle due squadre e avesse piazzato nel calendario la partita a cavallo di settembre e di ottobre, a livello di gioco nessuno se ne sarebbe accorto o quasi (unica differenza, l'Ascoli non fa cross dalla tre quarti). E si cari miei, l'Ascoli, con tutte le differenze del caso (difesa inguardabile), ci ha fatto vedere come sarebbe stato il gioco che tanto voleva Mister D' Aversa e per dirla tutta, nemmeno gli riusciva così!
L' Ascoli nel primo tempo ha tenuto palla nella nostra metà campo per la bellezza di 16 minuti contro gli 11 del Parma, ma se finiva quattro a zero invece che uno a zero, nessuno avrebbe avuto nulla da dire! Su questo certamente non ci piove e dimostra tutto quello che appunto si diceva quando arrivavano a iosa le contestazioni al mister.
Il gioco tanto predicato da D' Aversa all' inizio del campionato (tic e tac ai due all'ora e cross dalla tre quarti per Calaiò!!!), per fortuna si è andato a far friggere e quindi diamo a D' Aversa quello che è di D'aversa e che sentiamo anche un po' nostro.
Il Mister ci ha messo tanto tempo a mutare il registro (di gioco quando si opera in contropiede secondo il credo moderno non si può parlare) e a rinnegare il suo credo calcistico, ma come dimostra la classifica è sempre davvero meglio tardi che mai.
Detto questo, non bisogna dimenticare però, che qualche incongruenza comunque c'è stata anche ieri, anche se per amor della verità, bisogna dire che l'impiego di certi giocatori se non lo fai contro l'ultima in classifica non lo fai mai più (modo di dire).
E' certo che se imposti la partita in contropiede devi avere due incontristi (mediani) che siano bravi nel recuperare palla e che fisicamente si facciano sentire; in pratica, due mediani e un giocatore che sappia rilanciare l'azione con passaggi negli spazi che mettano le punte in condizione di attaccare la porta in velocità (tramontato il tempo in cui erano e fermi spalle alla porta aspettavano il passaggio).
Ieri uno dei due “mediani” era Dezi, che proprio non ha nelle sue caratteristiche e nella sua fisicità, quello che appunto si richiede ad un mediano e quindi la sua più che opaca prestazione non va imputata solo a lui.
Che Dezi e Scozzarella non possano coesistere ormai lo sa tutto il Tardini e anche ieri lo si è ben visto, perchè oltre a non giocare bene, Dezi avendo molta mobilità, corre davvero tanto al centro a destra e a manca, mette in condizione Scozzarella di toccare la metà dei palloni che tocca di solito. E se Scozzarella gira a metà, come abbiamo visto per forza di causa maggiore, gira a metà anche tutta la squadra con tutti i danni del caso sul ribaltamento dell'azione.
Logico che il Mister abbia voluto inserirlo per tentare una sorta di recupero, ma ieri, recupero non c'è proprio stato. Il ragazzo è considerato una stellina del firmamento della Serie B, e su questo non ci piove, ma l'oscuramento che gli ha dato Scozzarella è di quelli che possono lasciare il segno.
La domanda, è però semplice: Dezi, se dovesse mancare Scozzarella potrà prenderne il posto senza farlo rimpiangere? Le caratteristiche son davvero diverse, ma forse, molto forse, anche lui con i due mediani a fianco, potrebbe dire la sua.
Morale della favola questo è un Parma umile che gioca tenendo ben presente quali sono i suoi difetti (la lentezza difensiva) e che per questo gioca in contropiede anche in casa contro l'ultima in classifica; noi che lo abbiamo sempre detto, possiamo ben affermare che con questa impostazione tattica di non gioco ma appunto di grande umiltà, si potrebbe andare davvero molto lontano.
E quando si andrà sotto? Bhe, ripristineremo i gol su calcio piazzato!
Ps: Il Parma ha ancora molta paura, e ieri lo ha dimostrato dal momento che ha preso in mano le redini del gioco, solo quando loro son rimasti in dieci, e non come si doveva, quando si era andati sul 2-0. Dai, lo possiamo considerare un peccato di “gioventù”, visto che è poco che si gioca così.