Luca Cavalli - La partita di Venerdì è ormai lontana, ma ancora non riesco a trovare la vera motivazione di come il Parma sia riuscito a farsi rimontare due gol e a rischiare addirittura di perdere, contro, a mio parere, la peggiore squadra finora incontrata in questo inizio di campionato.
Una squadra con una difesa che a tratti risultava imbarazzante (i due gol del Parma ne sono l'esempio più evidente), un centrocampo solo di corridori (particolare che però sarà importante nel secondo tempo) ed un attacco completamente evanescente (il solo Sprocati nel secondo tempo è sembrato degno di nota e per fortuna non è stato inserito dall'inizio).
Insomma, l'essere in vantaggio di due gol contro una squadra simile, sembrava proprio come aver messo già i tre punti nel caveau di Fort Knox. E invece no, complice qualche cambio tattico del proprio allenatore (e di nessuno del nostro), la Salernitana si è ad un tratto impossessata del campo, soprattutto grazie ad una corsa che ad un certo punto faceva sembrare i giocatori amaranto su di uno scooter ed i nostri su di una bicicletta scassata.
E questo, per chi volesse analizzare lucidamente ed onestamente tutte le partite del Parma di quest'anno, è un refrain che si ripete puntualmente ogni partita, cioè secondi tempi quasi sempre boccheggiando in cerca di ossigeno.
Se a questo ci si aggiunge un gioco che purtroppo per il momento non è mai decollato, forse è facile a questo punto trovare il problema. Ed io alla fine credo di averlo trovato (e non credo solo io): Roberto D'Aversa.
Si, quest'anno il tecnico da inizio stagione ancora non ha convinto (e forse neanche tanto l'anno passato nonostante la promozione) il gioco latita, i tiri in porta sono merce rarissima e la condizione fisica dei giocatori risulta sempre inferiore rispetto agli avversari (particolare che spesso era anch'esso emerso pure l'anno passato).
Che fare a questo punto? E qui nasce il problema. Credo che anche i magnifici sette si siano già accorti del problema e della "cottura" di D'Aversa da parte dei tifosi, ma non credo abbiano nessuna intenzione di fare esoneri (e dunque nuove spese) prima del cambio di proprietà che avverrà (parole di Carra) solo a fine ottobre.
Insomma credo che vogliano cercare di gestire la soluzione (anche grazie al solito lavoro instancabile di narcotizzazione dell'ambiente di giornali e trasmissioni sportive locali) fino a quella data per poi riuscire a passare il problema (la patata bollente) al gruppo cinese.
Il tentativo, visto dalla loro parte, può risultare sia lecito che comprensibile, ma visto dalla parte dei tifosi questo non rende molto tranquilli.
Primo perchè le giornate passano e la situazione di campo non da l'impressione di poter cambiare a breve (e dunque facilmente si perderanno ancora punti importanti e posizioni in classifica), e secondo perchè sono ormai sei mesi che la parte cinese (Jiang Lizhang e Hernan Crespo) parla delle sorti del Parma Calcio più o meno come il servo muto di Zorro.
A questo punto credo non ci resti che incrociare le dita e sperare che l'intera situazione non si attorcigli troppo, altrimenti questo nostro ritorno in serie B rischierà di trasformarsi solo in un lungo e faticoso calvario.