Marcatori: 23′ pt Glik, 10′ st Kurtic, 22′ st Ionita, 43′ st Man

BENEVENTO CALCIO: Montipò, Gaich (35′ st Di Serio), Lapadula (19′ st Caprari), Tuia, Glik, Improta, Depaoli (43′ st Letizia), Schiattarella (cap.), Ionita, Hetemaj, Barba.
A disposizione: Manfredini, Caldirola, Tello, Viola, Dabo, Foulon, Insigne, Sau, I. Falque.
Allenatore: Inzaghi.

PARMA CALCIO 1913: Sepe, Gagliolo, Pellè, Bani, Brugman (1′ st Kurtic), Laurini (1′ st Busi), Hernani Jr (40′ st Conti), Osorio, Gervinho (33′ st Mihaila), Kucka (cap.) (33′ st Cornelius), Man.
A disposizione: Colombi, Grassi, Cyprien, Zagaritis, B. Alves, Dierckx, Camara.
Allenatore: D’Aversa.

Arbitro: Sig. Davide Massa (Imperia). Assistenti: Sig. Rodolfo Di Vuolo (Castellammare di Stabia) – Sig. Pasquale De Meo (Foggia). Quarto uomo: Sig. Federico Dionisi (L’Aquila). V.A.R.: Sig. Marco Di Bello (Brindisi). A.V.A.R.: Sig. Stefano Del Giovane (Albano Laziale).

Angoli: 3-3. Ammoniti: Bani (P), Hetemaj (B), Di Serio (B). Recupero: 2’pt, 5′ st.

ByManso – Siamo alle solite e siamo sempre lì! Parlare del Mister e delle sue insulse scelte iniziali è uno sport nello sport e ormai, da quando è tornato infaustamente sulla panchina del Parma, è anche una fucilata a tradimento sul portantino della croce rossa.  

Laurini, Brugman, Hernani? Andatevi a vedere il campionato scorso e provate a guardare quanto sono presenti nelle formazioni titolari da ottobre a marzo.  

Cinque mesi in cui il Parma ha costruito la sua salvezza e anche la possibilità di entrare in Coppa. E si, miga bali, ve!

Ora li presenta titolari, e nessuno in società è in grado di dirgli “ma co fet?”.  

Lucarelli capisce o non capisce di calcio? Essere stato un gran bel giocatore e anche una bandiera, non è regola che garantisce il capirne. Anzi, a volte è proprio una regola che va presa al contrario e però dai, speriamo che non sia così!

L' ex Capitano non proferisce parola e questo è davvero un bel mistero. Certamente non può criticare pubblicamente il Mister e nemmeno lo pretendiamo, ma che lo critichi per le scelte scellerate all'interno della società, è più di un dovere, ora come ora dovrebbe essere una missione!  

Il Pres, l'ex Pres,  e gli altri dirigenti di calcio ne capiscono poco o magari anche nulla, quindi se non ci “arriva” Lucarelli, chi è nel Parma che giudica l'operato di D' Aversa?

Il DS? E' lui l'indicato a giudicare se D'Aversa è all'altezza di guidare il Parma?

In pratica e per ruolo si, è lui il responsabile o per dirla alla Manso, l'irresponsabile; e averlo riscelto dopo averlo cacciato per ordine della vecchia dirigenza nonostante i due anni di contratto ancora in essere e sottoscritti e voluti proprio dalla stessa vecchia dirigenza.

Non so se qualcuno poi ci racconterà mai cosa è successo l'estate scorsa e non so nemmeno se qualcuno ci racconterà perché l'han richiamato e soprattutto perché dopo i risultati catastrofici che ha ottenuto, non è stato nuovamente allontanato!

Quello di D' Aversa, non è solo il suo fallimento, è il fallimento della nuova società e dello staff che supporta il Presidente.

Aria pesante quindi per coloro che credono di avere la poltrona saldata sotto al deretano? Mi a staris miga tant tranquil, ve!

Un Presidente, il nostro, che ha speso l'impossibile e che non può essere attaccato per questo, ma il calcio non è solo mera spesa, è anche e soprattutto “capirne”, e se non riesci a capirne, almeno guarda i numeri, che se non “decisivi” come lo sono negli sport americani, hanno anche nel calcio la sua importanza.  

Liverani in sedici partite giocate senza gli acquisti del mercato di gennaio e con quasi sempre mezza squadra assente per infortuni e per Covid, ha totalizzato 12 punti, che vuol dire una media dello 0,75 a partita.

D' Aversa con il robusto contributo del mercato che non ha condiviso (sigh), in 13 partite ha totalizzato 8 punti che fa una media di 0.61 a partita.  

Liverani ha lasciato il Parma in difficoltà, ma ancora in piena lotta per la salvezza, mentre D' Aversa l'ha portato ad un passettino dalla retrocessione.

Sarà anche un caso, ma che l'unica partita vinta da D' Aversa sia stata quella con la Roma, quando era squalificato e quindi in tribuna, è qualche cosa che la dice lunga anche sulla sfiga.

E si, non vorremmo che con tutto il Kulowic che ha avuto negli anni di trionfi a  Parma, ora il Mister stia pagando tutto quello che aveva guadagnato solo per merito della fortuna.

Se prima poteva starci “ meglio un allenatore fortunato di uno bravo”, ora ci sarebbe stato “ meglio un allenatore gramo di uno sfigato”.

E che nonostante l'incapacità di D' Aversa, ora il Parma giochi con in campo titolare fisso Sfigowic, non vi è alcun dubbio; quindi cosa è meglio di " un allenatore gramo e sfigato"? Bhe, mi a diris... le mei tut e le mei anca putost!

Ora la parola e l'interesse generale è tutto verso il nuovo vecchio Tardini e comunque, questo che sulla carta sembra essere un bel progetto per la città, non può far dimenticare l'amara posizione in classifica.

Bene lo Stadio quindi, ma con quello non si fa classifica e non la si farà mai!

Il tempo per cancellare la sfiga che si è abbattuta su D' Aversa è finito, quindi urge rinvigorire tutti i procedimenti scaramantici che ogni addetto ai lavori si porta con se. D' Aversa non può non averne e se però ora è la sfiga che domina le sue domeniche, il mister deve assolutamente ritornare ad essere quel "più fortunato che bravo", e per farlo, deve ripassare tutti i gesti scaramantici del passato o magari togliere qualcuno di quelli nuovi che fa ora.

Ad esempio, io proverei a non mettere più le mani nel naso, cosa questa che viene all'occhio ogni qual volta è inquadrato dalla TV.  

Dai Mister, per tornare ai tempi di Kulowic, fai il fioretto a Calcioducale: “ domenica zo' el ma' dal nes”!

Prover al ne dovris coster gnenta, ve!