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Seria A 2024 - 25

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PARMA - FIORENTINA 1-1

LE PAGELLE DI GIULIANO BOTTOLI
    

Suzuki 6; Coulibaly 6,5; Valeri 6,5; Estevez 6; Balogh 6,5; Circati 6,5; Man 7 dal 65° Almqvist 6; Bernabè 6 dal 79° Cyprien 5; Bonny 7 dal 65° Hainaut 6; Sohm 6 dal 75° Cancellieri 6; Mihaila 6,5 dal 65° Camara 5,5.  

Pecchia da una lezione a Palladino
La tattica aiuta, ma bastarala?
Suzuky o Lambreta?
La difesa le boona o le grama?

ByManso – Bene la prima, anche se forse “misurando” le occasioni da gol e la loro pericolosità, il Parma avrebbe vinto ai punti, ma le partite si vincono e si perdono anche o proprio per le occasioni che non si trasformano e a volte si pareggiano anche, proprio come è successo con la Fiorentina.
La partita non è stata sicuramente tutta rosa e fiori, anche perché la Fiorentina ha lasciato sicuramente molto ma molto a desiderare e sicuramente non è solo o tutto merito del Parma se i Viola han fatto una mezza figuretta.
Nei loggioni prima dell'inizio, si diceva che non poteva esserci squadra migliore da affrontare alla Prima, poiché i toscani son squadra nuova e hanno un nuovo allenatore che predilige il cosidetto gioco con partenza dal basso.  
E appunto con quell'assurdo e noioso menar la palla per l' aia, il Mister della Fiorentina nel primo tempo si è preso una grandissima lezione di tattica da Pecchia; Palladino coprirà con le solite giustificazioni del caso e che vi posso riassumere con quello che ormai son anni che sentiamo da questi allenatori che ci trasmettono un calcio che fa venir il mal di pancia, che è un modo carino per non dire che fa letteralmente cagare! Dimenticavo la regina delle giustificazioni di cui sopra, eccovela: “la squadra mi è piaciuta ma abbiamo commesso troppi errori tecnici”. Affermazione questa di cui c'è da sbragarsi dal ridere, perché questi allenatori di noiosità calcistiche, ci vogliono propinare che la colpa è sempre e solo del calciatore se sbaglia un passaggio magari anche semplice, che poi porta a subire un contropiede o una azione da gol.
E si, non è mai colpa del fatto che quando sei pressato o sei in difficoltà perché hai spazi ristretti, tutto lo sviluppo mentale dell'azione del calciatore subisce un cambiamento che è strettamente in relazione con lo spazio/tempo.  
Palladino questo non lo ammetterà mai, mentre Pecchia non solo lo sa, ma lo mette in pratica ormai da tempo, tanto che dopo tre anni, con più o meno gli stessi giocatori che avevano gli altri Mister che si sono seduti sulla panchina crociata, lui ci ha vinto il campionato di Serie B.
In pratica, la Fiorentina giocava ai due allora e cercava di uscire dalla propria area con triangolazioni che a volte sembravano la rappresentanza dell' ipocrisia calcistica, mentre  altre volte sembrava proprio che giocasse in una gara in cui il motivo sportivo che porta alla vittoria, era quello in cui vince chi si fa più male da solo.  
Questa la Fiorentina, mentre il Parma di Mister Pecchia, per un tempo intero, ha cercato, riuscendovi, di far in modo che la squadra di Palladino potesse rispettare “il farsi male da sola”.
Come c'è riuscito il Parma?
Come abbiamo già detto, semplicemente andando a pressare alto la Fiorentina con un furore agonistico importante, che ha fatto letteralmente a pezzi tutte le teorie calcistiche del così detto gioco dal basso di Mister Palladino, che è stato salvato dall'andare sotto 2-0 in un paio di clamorose occasioni.  
Logicamente non è che i Viola non siano mai riusciti ad uscire dalla loro metà campo, anzi, in un paio di occasioni nel primo tempo, han fatto azione importanti e comunque tutte le volte che l' azione finiva nella mani del portiere crociato, il Parma metteva poi in difficoltà la Fiorentina con rilanci mirati diretti alle punte che di volta in volta si lanciavano nella metà campo che i Viola mettevano costantemente in vendita. Da ciò, tanti uno contro uno e poi aggressione sistematica delle seconde palle anche al limite dell'area viola!
Questo il Parma che ha chiuso il primo tempo con il meritatissimo vantaggio.  
Un vantaggio però, figlio della tattica e solo di quella, perché per quanto riguarda il resto, la differenza tecnica delle due squadre pareva pendere a favore dei toscani. Certo, solo una impressione anche perché su un' altra cosa importante i Crociati han stravinto la partita; parliamo dell'amalgama e dell' intesa dei giocatori del Parma (almeno fin quando non son arrivati i cambi), che potrebbero non aver rivali in questo campionato, visto che ormai giocano insieme da almeno tre campionati.
Un fatto questo che lascia ben sperare per il proseguo della stagione, perché non ci vogliono dei grandi intenditori per vedere come si muovono e come si intendono nel pensiero calcistico i giocatori del Parma.  

Tanta descrizione e tanti complimenti e poi però arriva il secondo tempo e qui come tante altre volte è successo, le forze vengono magari a mancare e gli avversari, anche per il risultato sfavorevole, si trasformano da semplici soldatini che fanno il compitino, in giocatori che ce la mettono tutta per non perdere.  

Non che questa mettercela tutta abbia fatto si che i Viola siano diventati di punto in bianco un rullo compressore (i nan quesi mei tiré in porta); no questo no, ma comunque il Parma si può dire che fino a dieci minuti dalla fine della seconda frazione non è sembrato nemmeno lontano parente di quel Parma che tanto era piaciuto al Tardini nel primo tempo.
Tanto è vero questo, che dopo il pareggio della Fiorentina, per come stavano andando le cose, si poteva temere che una partita quasi da vincere, potesse diventare una partita persa.
L'espulsione del difensore Viola a dieci minuti dalla fine, ha appunto cambiato ancora l'andamento psicologico della contesa e qui il Parma, dal rischio di perderla nel finale, ha trovato quelle energie mentali che per pochissimo non gli han permesso di vincerla.

Davvero clamoroso il gol vittoria sbagliato con un rigore in movimento nei minuti finali da un giocatore, Cyprien, per di più appena entrato e quindi ancora freschissimo.  
Errori così possono costare tanto, anche perché come abbiamo cercato di dimostrare in queste righe, la tattica aiuta e a volte può essere anche decisiva, ma se poi i piedi ignoranti sbagliano quello che ti mette a disposizione la tattica, bhe alora a sema in 'tla merda!   

Dei giocatori nuovi e vecchi c'è poca da dire, anche se il Suzuky visto oggi, pu' che 'na moto da corsa al pareva 'na lambreta (gol sul suo palo). Dai, a parte gli scherzi, diremmo che quando è stato chiamato a parare, ha fatto d'istinto, anche due mezzi miracoli , ma la gestione della “normale” amministrazione o del minimo sindacale, ha lasciato in bocca a molti tifosi un leggero sapore di amaro che speriamo però possa diventare un sapore dolciastro nelle prossime partite; e comunque le perplessità dopo la Viola, rimangono.
Gli altri entrati nel finale, non hanno impressionato, ma a loro giustificazione c'è da dire che i nan fat in temp gnanca ad imparer la streda per ander dentor ai spogliatoi.
Della difesa e dei suoi componenti, proprio non ne voglio parlare, poiché nel suo complesso la ritengo inadeguata alla Serie A e quindi, c'è solo da vedere se la carta canta (giocatori da Serie B e qualchido e po' e po') o se il campo, ci smentirà. Con la Viola, non è che è poi stata molto impegnata, visto che la squadra di Palladino l'ha fat pu' pasag indre che in avanti!
E comunque, difesa boona o difesa grama, un pont in clasifica al ghe!



STATISTICHE
PARMA  FIORENTINA  1-1
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