Suzuki
7: sicuro tra i pali, nelle uscite alte e nei rinvii di piede.
Coulibaly
7: insuperabile in difesa e quando si propone in avanti mette in
apprensione la difesa.
Valeri
6,5: sicuro in difesa viene superato una sola volta; si propone
in avanti con efficacia e con qualche appoggio fuori misura.
Estavez
6,5: recupera palloni in misura industriale e ci prova anche da
fuori. Dal 75° Cyprien s.v.
Balogh
7: sicuro in ogni intervento sia in anticipo che nel gioco aereo.
Circati
6,5: vale il commento del compagno di reparto e commette solo
qualche imprecisione in appoggio.
Man
7: un gol nei primi minuti conclude una azione manovrata in
velocità, una fallita di poco e alcuni suggerimenti che potevano
finire in modo migliore. Dal 74° Almqvist 6,5: pochi minuti
di sostanza con assist per il gol vittoria.
Bernabe
7,5: padrone del centrocampo delizia la platea con suggerimenti
efficacie precisi per tutta la partita.
Bonny
6,5: quando viene servito sopra la trequarti riesce sempre a fare
salire la squadra e a servire i compagni con precisione.
Sohm
6,5: molto spesso viene da dire dov'è, poi quando si accende
crea azioni importanti. Dal 58° Cancellieri 6,5: entra subito
nella gara con tanta velocità nelle giocate e lotta su tutti i
palloni; corona la sua prestazione con il gol della vittoria.
Mihaila
6: si mette a disposizione della squadra a tutto campo fallisce
una buona occasione. Dal 70° Del Prato 6: da più sicurezza
alla difesa.
Milan
si salvano Musah nel primo tempo e Pavlovic nel secondo.
Ce li giochiamo 100
euro sul Parma?
E du! Lezione di
Pecchia a Fonseca
Tattica, cuore e fame,
vincono contra i pu' bo
ByManso – Ma dai, avevamo
parlato di Parma Fiorentina raccontando che Pecchia aveva dato una
lezione di tattica a Palladino e ripartiamo da lì, per dire che
ancor più magistrale è stata quella che il mister del Parma ha
impartito a Fonseca, che non solo non ci ha capito nulla prima della
partita, ma fatto ancor più grave e super determinante per il
risultato, non ci ha capito nulla nemmeno nel durante.
I demeriti tattici del Milan si sono
palesati in ogni dove, ma questo non deve inficiare la grande
prestazione del Parma che ha surclassato i rossoneri, in ogni parte
del campo con una condotta sempre attenta che ha nascosto la
differenza di tecnica tra le due compagini.
In pratica, se ce n'era bisogno, questa
partita ha ancora una volta dimostrato che se è vero che nel calcio
la differenza la fa i bo, è altrettanto vero che per vincere non
basta essere più buoni, ma ci vogliono anche altre peculiarità.
Il Parma ha una amalgama che nessuna
altra squadra di Serie A o Serie B e forse d' Europa ha, perché son
ormai più di tre anni che questo gruppo gioca assieme e quindi, una
volta abbandonati i personalismi “giovanili” (Man su tutti), ne
ha giovato il gioco di squadra che assieme alla “fame” dei
giocatori e alle idee di calcio di Pecchia, han portato i crociati a
spernacchiare una squadra come il Milan.
E si, proprio spernacchiare!
I du a l'ora e il possesso palla
scolastico del Milan, come per altro quello della Fiorentina, son
come il brodo per gli anolini; se c'è il brodo gli anolini
galleggiano e alla fine trionfano sempre per gusto e sapore.
Am scapa dit che se tutte le squadre di
Serie A avessero mister fautori del calcio “moderno” alla
Fonseca o alla Palladino, al Perma al saris vo di du o tri candidé
pral scudet!
Esagerazione? Bhe sicuramente si,
perché prima o poi gli avversari “ti imparano” e poi, non tutti
i Mister di Serie A saranno come Fonseca che avendo uno come Leao a
sinistra, fan giocare la propria squadra per un intero tempo sulla
destra e che poi quando capiscono l'arcano, lo fanno stazionare a
cinque metri dall'area di rigore, come se le caratteristiche di Leao
non fossero quelle o solo quelle di saltare l' uomo in velocità.
Ad ghe Leao e tal fe zugher axì? Bhe,
se fosse al Parma 100 euro sulla vittoria del campionato ce le
metterei sicuro, perché se il contropiede del Parma funziona con
Man, immaginiamo come funzionerebbe con anche Leao dall'altra parte.
E si, son fantasie belle e buone, ma
ripeto, di allenatori “moderni” c'è piena la Serie A e questo
marchio di fabbrica (possesso palla ai du a l'ora, partenza dal basso
ecc ecc) è una garanzia di risultato per Pecchia e il suo gruppo; su
questo non ci piove!
La difesa, seppur qualche volta sia
andata in difficoltà per le prodezze dei singoli rossoneri, ha
tenuto abbastanza colpo, e però, mi è piaciuta molto quando una
volta in vantaggio è riuscita a far girare palla senza mai rischiare
nulla. E' sicuramente vero che il Milan stava a guardare e non
ossessionava il pressing, ma comunque la sicurezza dimostrata è
importante per la fiducia di squadra, tanto importante che i parevon
anca bo! Rido.
Ora c'è Napoli, e sarà bello vedere
soprattutto lo scontro tattico tra i due mister, con Pecchia che
parte assolutamente avvantaggiato e con Conte, ch'le miga un siocaz,
che sa di questo vantaggio di Pecchia.
E quindi comunque vada, siam sicuri che
sarà uno spettacolo!
PS Musha: Bottoli dice che nel
Milan, oltre a Pavlovic, su cui tutta la stampa concorda, l'altro che
si è salvato è Musah. Bene, Musha è stato giudicato abbastanza
maluccio da tutti (le sue pagelle sui media italiani parlano di un
bel 5) Perché oltre ad aver perso tanti palloni che hanno dato il là ai
contropiedi manovrati del Parma, ha fatto dichiarazioni imbarazzanti sia per lui che per il suo Mister che spiegano bene quale è stato il suo apporto al centrocampo rossonero. Chi lu, l' ha dit che non sapeva dove
stare, non sapeva se andare in pressing o se arretrare. Chera al me
Bottoli, se chi lu al se salvé, alora chietor jen resté tut a ca!
Rido.