Sepe 6: è chiamato in tre occasioni e risponde presente; richiama con energia i compagni ad una maggiore attenzione
Busi 5: qualche appoggio sulla tre quarti buono, male nei cross e deve imparare la fase difensiva e come muoversi in certe situazioni. Dal 87° Gagliolo S.V..
Iacoponi 6: qualche fallo e alcuni rinvii senza fronzoli; una partita attenta in difesa con alcuni recuperi importanti
Scozzarella 6: una buona regia davanti alla difesa, ma in certi momenti è troppo lento;prende una ammonizioni per rimediare ad un errore difensivo. Dal 73° Brugman 5: entra nel momento peggiore e non riesce a cambiare la situazione.
Osorio 6 mezzo: sempre attento negli anticipi e chiude un paio di situazioni difficili
B.Alves 5 mezzo: inizio titubante con qualche errore in appoggio è attento nel gioco aereo, ma va in difficoltà quando deve intervenire in campo aperto
Karamoh 4 mezzo: peggio era difficile fare; errori banali in situazioni facili e non si applica nemmeno nel aiutare la fase difensiva. Dal 46° Brunetta 5: inizio promettente ma si perde nel volere strafare
Hernani 5: deve sostituire Kucka cosa non facile; troppo lento nella impostazione e nella visione di gioco viene richiamato più volte dal mister
Cornelius 6: vince molti duelli contro i difensori con l' intento di fare salire la squadra; in una sola occasione servito in area non gli riesce la deviazione. Dal 87° Inglese SV
Kurtic 6: meglio nella fase difensiva e in avanti ha poche idee
Gervinho 5: non è in giornata e si nota subito con errori di impostazione che non sono da lui; gli capita una buona occasione nella prima parte ma la fallisce con una conclusione molto alta .
Ora anche gli errori di concetto
Tre passi indietro da Genova
I due tocchi? Mo lasema lì!
Come soldatini di Napoleone
ByManso – Tutto sbagliato quello che è figlio di un concetto sbagliato! Nessuno, ma proprio nessuno ha goduto il Parma di domenica.
Se si voleva dare un seguito ai passi avanti visti a Genova, il risultato è stato quello opposto; dal “giochiamocela” si è (tra)passati all'insulso calcistico del giocare una partita di campionato come se fosse un allenamento congiunto con una squadra di dilettanti del mercoledì.
L'insulso”due tocchi” che è stato il lieto (sigh) motivo del Parma, ha fatto capire che la squadra cerca in tutti i modi di accontentare il mister, che purtroppo deve aver in mente solo di dimostrare che la sua tattica e il suo gioco hanno un senso compiuto.
Bene, di compiuto non c'è stato proprio nulla ed è andata più che bene che il Benevento aveva davanti tre “scartini” della Serie A .... altrimenti sarebbero stati davvero dolori.
Due tocchi e soldatini in campo van bene se gli avversari son dei cinesini! Con i cinesini che hanno circonferenza di dieci centimetri e son alti una spanna, è facile fare triangolazioni e andare a tirare in porta, ma con un umano qualsiasi al posto dei cinesini, succede che in porta non fai nessun tiro, proprio come è successo domenica al Tardini.
Una partita da archiviare per tutto e per tutti con il solito e calcisticamente impossibile “non pervenuti”.
Tutto qui? Bhe quasi, se non fosse che a parte la colpa della tattica e del sistema di non gioco che non si può definire nemmeno scolastico, Liverani ci ha deluso per il fatto che dopo quel vomitevole primo tempo, non sia intervenuto negli spogliatoi per cambiare quel brutto andazzo che era sotto gli occhi di tutti.
La colpa maggiore del Mister è proprio questa; ora, a palla ferma che più ferma non si può, vedrà, riguardandosi la partita, che non si possono trasformare gli avversari in cinesini da allenamento e soprattutto i propri giocatori in insulsi soldatini. E, scusate se mi ripeto, ma che non abbia capito il problema a partita in corso è una colpa gravissima.
Di errori ormai ne son stati perdonati tanti al neo mister, ma tra tutti, questo ci pare che sia davvero il più grave commesso in queste dieci partite, in cui se ne son viste tante di giustificabili e non giustificabili.
E' cosa buona, anche se a volta non giusta, che si possano commettere errori; ma gli errori son lì proprio per essere corretti, e questo è uno dei compiti principali di un Mister, altrimenti non si spiega a che serve un allenatore in panca.
Il rammarico del risultato che il Parma ha ottenuto contro il Benevento, è davvero grande e a distanza di un paio di giorni, non sparisce neanche un po'. Chiamarlo rammarico è un eufemismo, ma dai, parlare di rabbia non si può e comunque non è mai davvero il caso farlo quando si parla di calcio.
Quello che rimane da questa partita mai partita, è che se Liverani è arrivato per dare una svolta, per ora si è ottenuto che si è vista solo una gran confusione di concetti che si alternano e che fanno capire che ci ha capito davvero poco.
Magari sarà colpa della fretta dettata da questo insulso campionato, che tutto ha di anormale, sia per quanto riguarda il fuori (mancanza del pubblico), sia per quanto riguarda il dentro (mancanza del tempo per una preparazione adeguata, assenze dettate dal covid), ma ormai nonostante le giustificazioni siano innumerevoli, tutto sta montando su per una braga, perchè l'errore di concetto calcistico è cosa che va al di fuori di queste argomentazioni.
Le partite le fanno i giocatori che con le loro capacità mettono in difficoltà gli avversari e se però obblighi questi giocatori a giocare sempre e comunque a due tocchi, li trasformi in un esercito del 800, era napoleonica per intenderci, quando gli squadroni marciavano uniti e compatti sotto il fuoco nemico senza fare una piega. Un' immagine ben diversa questa dei soldatini spersonalizzati, da quello che si pretendeva dal Parma di Liverani, che è arrivato per far giocare un calcio veloce e moderno pieno di capovolgimenti di fronte e di azioni alla mano che insieme originano spettacolo. Non un esercito di napoleonica memoria, ma un esercito più moderno che si esponga il giusto e che però se la giochi alla Rommel per intenderci. Liverani come la volpe del deserto?
Mo lasema lì; per ora si può solo dire con certezza che, Liverani nel deserto c'è e che però la volpe proprio non si è vista!