Buffon 6,5:compie tre interventi nei
primi minuti non troppo difficili, è sempre attento nelle varie
situazioni; distribuisci consigli su che posizione tenere ai
difensori.
Del Prato 6: poco impegnato nella fase
difensiva quando viene chiamato in causa è preciso e attento.
Coulibaly 6,5: Colpani non gli crea
grossi problemi e si spinge anche in avanti con buone soluzioni;
sicuramente la migliore sorpresa del Parma.
Schiattarella 6: è chiamato sia a
tamponare le avanzate degli avversari che alla impostazione delle
azioni; commette qualche errore che poteva costare caro..
Osorio 6: buone presenza in area ed è
sicuro nel gioco aereo.
Cobbaut 6: bene nelle marcature e meno
nella impostazione delle azioni.
Man 5,5: si intestardisce nelle
soluzioni personali e inoltre fallisce una facile conclusione
sicuramente perché colto di sorpresa; deve crescere nelle
conclusioni. Dal 83° Bonny s.v.
Juric 5: mai nel vivo delle azioni e in
più perde qualche pallone di troppo; non lo si vede mai negli ultimi
16 metri. Dal 73° Inglese 5: se doveva cambiare la pochezza del
Parma in avanti non ci riesce; è parso anche molto molle sulle
gambe.
Tutino 6: lotta contro tutti e riesce
anche a disegnare qualche buona azione, ma non riesce ad andare
quasi mai alla conclusione. Dal 90° Benedjczak s.v..
Brunetta 5,5: conclude sempre con tiri
non pericolos; rincorre gli avversari ma a volte è nella posizione
sbagliata.
Mihaila 5,5: è il più pericoloso
degli attaccanti,ma è poco preciso quando deve concludere.
Se non vinci queste
partite.....
Man, Brunetta, Mihaila
e Tutino assieme?
Gioco di squadra.. mo
lesa lì!
I grami son grami e i
bo jen i bo!
Il tempo c'è ancora,
ma …..
ByManso – Il Parma meritava
sicuramente la vittoria, su questo non c'è alcun dubbio, ma il
confine dei meriti con quelli dei demeriti è ben delineato dalla
pochezza tecnica e tattica del Monza, che come si sapeva è una
squadra compassata che nulla ci azzecca con la Serie B.
Un po' come non ci azzecca o ci azzecca
poco il Parma, che sembra costruito per giocare in un modo e alla
fine però gioca in un altro.
Il Parma, con quei giocatori che ha
davanti, non potrebbe che giocare in velocità (contropiede o
ribaltamento improvviso del fronte) ma le idee del mister, proprio
non combaciano con quelle che sono le caratteristiche appunto degli
attaccanti che la società gli ha messo a disposizione.
Tra questo non combaciare e i risultati
sul gioco che sono davanti agli occhi di tutti, in mezzo ci sono le
contraddizioni tattiche, la strategia e le idee del Mister, che
sembra davvero capirci poco sul come rimediare a questa amara e
deludente situazione.
Perché ci capisce poco? Bhe, basta
riascoltarlo nelle interviste di fine gara per rendersi conto che
deve aver visto un'altra partita e soprattutto deve aver scambiato il
Monza in dieci, per il Liverpool!
E si, a ghe quel ca' toca!
Il piccolo “emulander” di
Guardiola, con quel simil-gioco, non solo non mette in condizione i
propri attaccanti di sfruttare al massimo le loro caratteristiche, ma
non riesce nemmeno a capire che la squadra non ha equilibrio tattico
e che rischia ad ogni soffiar di ribaltamento di fronte di prendere
gol.
Ci ha messo cinque partite il Mister a
capire che un centrocampista lento e forse anche gramo non poteva
fare la fase difensiva e però lo capivano gli altri Mister, che da
quella parte ci mettevano sempre un attaccante svelto che veniva
servito con continuità. E quanto ha pagato in punti quella
situazione insostenibile?
Bhe, a basta guarder la classifica e i
gol c'la ciapé al Perma da cla perta lì!!
Finito? E no ve!
Brunetta, Mihaila, Man e Tutino tutti
insieme?
Non male come idea, perché son quattro
frecce che vorrebbero avere in tanti nel proprio arco in Serie B.
Ma siam sicuri che li farebbero giocare
tutti assieme?
No, siam sicuri del contrario, perché
tre di questi, cioè Man, Brunetta e Mihaila, non la passano mai,
quindi quando uno dei tre ha la palla, gli altri due non servono ne
ad attaccare ne a difendere. Fanno solo numero!
Di questi cari miei, ne possono giocare
dall' inizio solo due e quei due non possono essere che Mihaila e
Tutino. Chietor du a ja metema su, quand a svenza!
Chiamare gioco azione personali di uno
o dell'altro davvero non si può, perché una squadra è fatta di
singoli che si mettono al servizio dei compagni per un gioco corale e
non di singoli che giocano tutti per il loro tornaconto personale
(gol).
Non c'è appunto gioco di squadra, e
scusate se è poco, non è un problema di crescita, perché Mihaila,
Man e Brunetta ormai son un anno che sono al Parma e se non hanno
ancora capito come si gioca al calcio, il problema è proprio tutto
loro.
Tutino con quei tre, non assomiglia
nemmeno lontanamente a quel giocatore che ha fatto tanti gol lo
scorso campionato; colpa sua?
Bhe, ma quando mai la prende su un
passaggio? Deve sempre o quasi, sperare che gli cada lì davanti dopo
che gli altri l'han persa … remember Ferrara?
Mihaila degli altri tre, è sicuramente
il più buono e anche quello che può andare in porta con la palla e
quindi deve giocare.
Man non mi piace nemmeno quando riesce
a farne su tre, perché poi con quei piedi che si ritrova, sbaglia
sempre tutto quello che c'è da sbagliare, sia che si tratti di
conclusioni, sia che si tratti di altra scelta.
Brunetta ha fatto un gol l'anno scorso
e dopo partite insulse è improvvisamente diventato una gran
promessa. Bhe, sappiamo che certo tifo è proprio cieco e a Parma
mica c'è differenza con mille altre realtà italiane.
Magari non è così, però magari dopo
aver preso lucci per lanterne, qualche fine intenditore e
commentatore del calcio parmigiano, si renderà conto delle fregnacce
che ha detto in questi anni.
Dalla Serie D alla Serie A, han creato
giovani miti che ora nemmeno giocano più nei professionisti o che
son spariti dal panorama calcistico che conta.
Facciamo dei nomi?
No dai, l'elenco sarebbe immenso, ma
comunque due nomi li vogliamo fare, perché son proprio due esempi
bellissimi: In Serie D avevamo già il “giovane buffon” (le
sparì), e poi abbiamo avuto il grandissimo Sepe (al n'al vol niso).
Ecco, battezzati grami (per il calcio
che conta) da queste pagine, ce ne dissero di tutti i colori, e ci
sta che mentre vinci i giudizi si facciano sull'onda dell'entusiasmo
(tifosi) o sull'onda della micca che deve arrivare a fine mese
(giornalisti), se però i tifosi son giustificati, qui non potremo
mai giustificare i giornalisti, che micca o non micca dovrebbero
avere nel DNA impiantato il cip dell'onestà intellettuale.
Però pu' che al cip, in testa i g'han
Cip & Ciop!
Il Mister è un problema? Bho, per ora
ha fatto l'impossibile per dare ragione a chi ha stropigné al nes
quand le rivé.
Nessun gioco, nessuna tattica, nessuna
strategia si vede ben definita, e le scelte sbagliate negli undici e
nei cambi, mica depongono a suo favore; e quello che si è visto in
questo scorcio di campionato, è che il Parma più che una squadra è
sembrato una mandria dove ognuno va per i cacchi suoi.
Però il tempo c'è per rimediare, con
questo mister o senza questo Mister!
Certo che tri ani ed contrat ien tri
ani ed contrat, ve!