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Commenti e Pagelle 2020-21

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Parma-Napoli 0-2

Marcatori: 8′ st Mertens, 32′ st Insigne
PARMA CALCIO 1913: Sepe, Iacoponi, Pezzella, Grassi (44′ st Siligardi), Cornelius, Brugman (24′ st Dezi), B. Alves (cap.), Hernani Jr, Kucka, Darmian, Inglese (24′ st Karamoh).
A disposizione: Alastra, Balogh, Laurini, Dermaku, Ricci, Simonetti, Kasa, Sprocati, Adorante.
Allenatore: Liverani
SSC NAPOLI: Ospina, Demme (17′ st Osimhen), F. Ruiz (38′ st Elmas), Lozano (38′ st Politano), Mertens (43′ st Petagna), Zielinski (43′ st Lobotka), Di Lorenzo, Hysaj, Insigne (cap.), Koulibaly, Manolas.
A disposizione: Meret, Contini, M. Rui, Luperto, Maksimovic, Ghoulam, Rrhamani
Allenatore: Gattuso
Arbitro: Sig. Maurizio Mariani (Aprilia). Assistenti: Sig. Emanuele Pressa (Molfetta – Sig. Damiano Margani (Latina). Quarto uomo: Sig. Riccardo Ros (Pordenone). V.A.R.: Sig. Gianluca Aureliano (Bologna). A.V.A.R.: Sig. Stefano Del Giovane (Albano Laziale).
Angoli: 4-2. Ammoniti: Demme (N), Darmian (P), B. Alves (P), Pezzella (P), Kucka (P). Recupero: 0’pt, 6′ st.

Le pagelle di Giuliano Bottoli

    
Sepe 5 mezzo: un tempo praticamente inoperoso , poi niente da fare sul primo gol ma una corta respinta propizia il secondo gol.  
Darmian 5 mezzo: sulla fascia Insigne lo costringe a frequenti falli che gli costano anche cartellino giallo; in avanti non si vede.  
Pezzella 5 mezzo: Lozano sulla fascia lo salta spesso, va meglio in appoggio in avanti.  
Brugman 5: inconsistente e con nessuna verticalizzazione; si limita a passaggi laterali e non è efficace in copertura. Dal 68° Dezi 6: si muove abbastanza bene conquistando qualche pallone e dando vigore alla manovra, ci prova anche da fuori  .  
Iacponi 4 mezzo: giornata storta; propizia il gol del vantaggio e sbaglia nel secondo.  
B. Alves 5 mezzo: non da la solita sicurezza alla difesa e con l'ingresso di Osimhen la sua insicurezza si evidenzia ancora di più.  
Kucka 6 mezzo: buona prova in interdizione che lo ha portato a recuperare palloni importanti; una conclusione fuori di poco e come sempre grande lottatore.  
Grassi 5 mezzo: una prima parte con intelligenti raddoppi di marcature e buoni fraseggi, poi sparisce completamente nella ripresa. Dal 88° Siligardi S.V..
Cornelius 5: non riesce a fare salire i compagni e gli reisce nessuna conclusione; Kulibaly non gli concede nulla.  
Hernani 4 mezzo: è lento di testa col pallone nei piedi; la solita fase difensiva scarsa e praticamente non si è mai visto.  
Inglese 5 mezzo: tanto impegno e buona tecnica nel cercare di fare salire la squadra, ma da lui ci si aspetta molto di più. Dal 68° Karamoh 6 mezzo: da vivacità al reparto offensivo con dribbling e spunti in velocità; buono il suo l'approccio alla gara.

Un punticino? Il Tardini non è Lourdes!
Troppe le assenze? Bhe avris vedor!
Onore al Merito a chi ci ha portati qui!
Con Brugman e Hernani, sconfitta continua
Ahià, Kulowic ieri ha giocato a Genova!

ByManso – Chi si aspetta che i miracoli nello sport siano sempre dietro 'angolo, ieri è stato servito nel peggiore dei modi, poiché non ci voleva un solo miracolo per poter portare a casa un piccolo punticino, ma come minimo, ne sarebbero occorsi  così tanti, che il Tardini sarebbe diventato famoso come il distaccamento della grotta di Lourdes.
Non basta un nuovo Mister e non basta un nuovo Presidente, per far diventare passabili o almeno sufficienti giocatori, che hanno già dimostrato che la Serie A non è la loro categoria.
Brugman e Hernani prima del Lookdown quando avevano giocato insieme, il Parma magicamente aveva sempre perso.  
Lo avevamo scritto e dimostrato in tutte le salse e ora, dopo un anno, ci ritroviamo a doverlo riscrivere.

Sarebbe un bel passo indietro se fossero stati scelti, come venivano scelti adinizio dello scorso campionato da D' Aversa, ma per ora, dobbiamo fidarci del fatto che Mister Liverani doveva arrivare ad undici giocatori da mandare in campo.  

Basterebbe questo per giustificare la pochezza del Parma di ieri, ma se qualcuno si dimentica che di fronte c'era il Napoli, bhe, meglio che tifi Parma chiedendo il risultato il lunedì.

La formazione mandata in campo ieri, nello scorso campionato avrebbe lottato fino alla fine per non retrocedere e se sarà questa, cosa di cui dubitiamo fortemente, il destino potrebbe essere segnato.
Giocare in 8/9 in Serie A, non si può e nemmeno si può sperare di trasformare il Tardini in una succursale di Lourdes.

Giudicare questo Parma credendo che sarà quello che vedremo a fine mercato, non è giusto e soprattutto non è auspicabile; e però con i se e con i ma, non si va dannesuna parte e non si vincono quindi le partite.

I Seven Gold Men (grandissimo onore al merito per dove ci hanno portati), avevano da tempo tirato i remi in barca e il nuovo Capitano/Presidente della stessa barca crociata, ora sicuramente correrà ai ripari, poiché un conto son i “giovani di belle speranze” con cui si vuol costruire il Parma del prossimo futuro e un conto son giocatori che hanno già dimostrato nello scorso campionato, che  la scommessa su di loro è belle che fallita, o quasi.

Le frasi estrapolate qui e là dalle dichiarazioni, lasciano ben sperare su nuovi arrivi e soprattutto però, si può confidare su Liverani, che non credo sia stato poi così tanto contento del “materiale” a disposizione dovuto schierare contro il Napoli; e questo, nonostante sia definito un “aziendalista”, che nel caso specifico degli allenatori vuol dire “questo mi date questo alleno”.

Della partita c'è poco da dire; il Napoli di Gattuso ormai lo si conosce e che non tiri mai in porta, non lo scopriamo certamente noi e forse è anche inutile raccontare che per 65 minuti, è andata proprio così. Poi, manda su l'ultimo arrivato, Osimhen, e questo, che non ha capito ancora nulla del tiki taka napoletano (questione di lingua?), da solo mette in difficoltà tutto il sistema difensivo dei crociati, che fino a quel momento non aveva corso il minimo pericolo, forse più demerito degli avversari che per merito proprio.

Troppe le assenze rispetto allo scorso campionato e troppe le mezze cartucce per potersela giocare; questo è vero, e questo succederà ancora, poiché se tralasciamo i partiti Barillà e Kulusevki, tra Gervinho, Kurtic, Gagliolo e Scozzarella (miga poca roba), quello che è mancato di più è stato Kulowic!

Proprio lui, si, proprio lui, che tanto ha aiutato il Parma negli anni scorsi, ieri è completamente mancato.
Due tiri due gol, di solito era il risultato del gioco dei crociati e vederlo fare agli altri, non è che sia il massimo. Ma così è andata e così forse succederà ancora, perché da quanto si è visto in Genoa – Crotone (4-1), si potrebbe pensare che Kulowic abbia giocato con i grifoni, visto che con 5 tiri han fatto 4 gol, mentre il Crotone ne ha sbagliati di già fatti forse di più.

Vuoi mai, che in questi anni in cui abbiam sempre detto che D' Aversa al gheva pu' cul che anma, si sia commesso tutti un grandissimo errore di fondo?
Non è che Kulowic, giocava personalmente per il DS Faggiano  e quindi ora si è trasferito anche lui al Genoa?
Bhe, dopo la giornata di ieri, sembra una sacrosanta verità, ma forse è meglio aspettare ancora un po', prima di dar per perso Kulowic.

E si, con 'sta squedra, di Kulowic ce ne vorrebbero almeno due!
E po' e po'!
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