SSC NAPOLI: Ospina, Demme, M. Rui (32′ st Maksimovic), Elmas (32′ st Hysaj), Lozano, Zielinski (25′ st Bakayoko), Di Lorenzo, Insigne (cap.), Koulibaly, Petagna (18′ st Politano), Manolas. A disposizione: Meret, Contini, Osimhen, Ghoulam, Rrhamani, Cioffi, Lobotka. Allenatore: Gattuso.
PARMA CALCIO 1913: Sepe, Pezzella (34′ st Busi), Conti, Gagliolo, Grassi (1′ st Hernani), Cornelius, Kurtic (36′ st Cyprien), Brugman (34′ st Man), Osorio, Gervinho (cap.), Kucka. A disposizione: Colombi, Iacoponi, Sohm, Zagaritis, Mihaila, Dierckx, Brunetta, Sprocati. Allenatore: D’Aversa.
Arbitro: Sig. Federico La Penna (Roma 1).Assistenti: Sig. Giovanni Baccini (Conegliano) – Sig. Vito Mastrodonato (Molfetta). Quarto uomo: Sig. Marco Serra (Torino).V.A.R.: Sig. Aleandro Di Paolo (Avezzano).A.V.A.R.: Sig. Stefano Del Giovane (Albano Laziale).
Angoli: 7-6.Ammoniti: Gagliolo (P), Pezzella (P). Conti (P), Demme (N), Elmas (N), Brugman (P).Recupero: 1’pt, 4′ st.ZIONI IN ENTRATA E IN USCITA – FINESTRA INVERNALE 2021
Le Pagelle di Giuliano Bottoli
Sepe 5 mezzo: incolpevole sui gol,qualche difetto nelle uscite e
nei rinvii
Conti 5 mezzo: bene in difesa su Insigne; non si vede nel gioco in
appoggio in avanti
Pezzella 5: male in difesa e poco preciso negli inserimenti in
avanti. Dal 80° Busi s.v..
Brugman 5: tutti passaggi in dietro, pochi passaggi in verticale e
imprecisi. Dal 80° Man s.v..
Osorio 5: un passo indietro dalle ultime prestazioni; male sul
primo gol e male negli anticipi ed è sfortunato nella deviazione sul
secondo gol
Gagliolo 5 mezzo: titubante sul primo gol; tanta grinta ma anche
qualche imprecisione
Grassi 5: dalla sua fascia con la complicità di Conti non riesce
ad incidere. Dal 46° Hernani 5 mezzo: gioca più avanzato, ma
commette troppi errori in appoggio
Kucka 6: tanta grinta ma è meno brillante che nelle ultime
prestazioni
Cornelius 5: l'unica vera occasione che gli capita la fallisce
malamente ,poi nessuna giocata degna di nota
Kurtic 5 mezzo: fallisce una buona occasione, colpo di testa da
buona posizione; tanto impegno, ma manca l'ultimo passaggio. Dal 80°
Cyprien s.v.
Gervinho 6: l'unico ad impegnare la difesa del Napoli; rientra
spesso ad aiutare nel gioco difensivo.
Numeri: D'Aversa peggio di Liverani
Il gioco è davvero migliorato!
Mister: Siam sicuri che voglia
rimanere?
La mnestra riscaldeda, le sempor scota, ve!
Bologna decisiva per D' Aversa? Mmmmm
ByManso – Il Parma gioca con coraggio
come forse non ha mai fatto in 4 anni di D'aversiana memoria e però,
non tira mai in porta e subisce due gol che decretano l'ennesima
sconfitta.
Da una parte c'è il gioco del non
saper andare al tiro pur avendo sempre la palla tra i piedi e
dall'altra, c'è il fatto che l'errore prima o poi lo commettono il
crociati.
Abbiamo vissuto una lunga storia sulla
tattica dell' aspettare l' errore altrui e ora paghiamo proprio questo.
Difficile da mandar giù, ma che ci si
può fare se il tenere la palla è il risultato del nulla. Che D'
Aversa conoscesse solo il contropiede è un fatto che non poteva
essere nascosto a nessuno, e però, che dal suo ritorno abbia cercato
di dare un'impronta ben differente a quello che era il suo credo, è
altrettanto indiscutibile.
Il risultato raggiunto da questo amorfo
ibrido tra contropiede e possesso palla è sotto gli occhi di tutti:
nemmeno un tiro in porta, un paio di gol subiti come minimo, per
errori individuali e però statistiche che parlano di un sostanziale
equilibrio se si escludono i tiri in porta. Certo è che il possesso palla (55% a favore del Parma), è cosa che non si era mai vista in Serie A e soprattutto, fa specie se pensiamo che è stato ottenuto a Napoli e con il risultato in bilico per una bella oretta!
Un punto in 4 partite per D' Aversa e
media di 0,25 e 12 punti in 16 partite, con una media dello 0,75.
Dalla brace alla cenere; Miga bali ve!
Poi è vero che queste cose si guardano
sul medio/lungo periodo e su periodi che almeno si assomiglino, ma il
dato è comunque fermo lì a dimostrare che il freno a mano si è
bloccato e non c'è verso di staccarlo.
Poi ignorare che Liverani ha giocato
con la metà degli effettivi di quelli di D' Aversa è un'altra
operazione che non si può ignorare, perché se i risultati parlano
chiaro, anche i fattori che si sommano hanno la loro consapevole
importanza.
Un D' Aversa cambiato nella tattica ci
stava quasi convincendo, ma dopo Napoli, i dubbi che ancora nutrivamo
si son attorcigliati uno sull'altro e tra l'atteggiamento del Mister
in campo, tra le formazioni e le dichiarazioni, l'attorcigliamento è
diventato come una matassa di lana dopo che è stata nelle grinfie di
un gatto!
Non è che D'Aversa è tornato perché
non poteva fare altro, vedi contratto, e ora non vede l'ora di
mollare la storia imperfetta?
Le dichiarazioni di domenica (“ho
richiesto giocatori che non sono arrivati”), non sono un gran bel
vedere e nemmeno un gran bel sentire, perché come avevamo
ampliamente previsto, quando riscaldi una minestra la pasta diventa
comunque scotta e il risultato non può essere come quello di una
minestra fatta sul momento.
L'atteggiamento del Mister, sia in
panchina che in sala stampa non è quello del D' Aversa che abbiamo
imparato a conoscere in questi anni e chi lo nega, lo fa solo per
coprire il brutto vedere.
Ci sbagliamo? Dai su, ha bocciato
clamorosamente la campagna acquisti mandando in campo tutti i
giocatori che aveva lui, gente che teneva in panchina comresa.
Se stiamo alle dichiarazioni (“non
sempre le società accontentano i mister nel mercato”), dovremmo
pensare che Hernani e Brugman li ha voluti lui?
Bhe dai, non sarà sicuramente stato
lui a sceglierli, quelli son balordi, ma se fa queste dichiarazioni
al mercato di dicembre quando tutti, ma proprio tutti sanno che non è
semplice comprare chi si vuole, vuol dire che l'attacco alla società
è proprio mirato.
E se è proprio mirato, vuol anche dire
che il piano del Mister è quello di un nuovo esonero da raggiungere
il più presto possibile?
Ignorare che D' Aversa è stato
esonerato e che è ritornato perché richiamato e solo per quello, è
ignorare quanto pesa un contratto che è ancora in essere per un anno
e mezzo; un contratto che vale sia per lui che per i suoi
collaboratori, che anche loro “tengono famiglia”.
La pensiamo male? Può essere, ma
questo nuovo D' Aversa qualcuno ce lo deve spiegare, e se non lo fa
nessuno, è logico che dobbiamo buttarla lì!
La stagione non è cominciata proprio
bene, e ora sta continuando sotto quella cattiva stella che tutti
abbiamo davanti agli occhi, ma dare per retrocessa questa rosa,
proprio non si può!
Non si può e non si deve, ma saranno
le prossime tre/quattro partite a raccontarci se il Parma si salverà
e affrontarle con un Mister/riscaldato che non crede nella società
non è proprio il massimo!
Durerà? Non durerà?
I misteri del calcio sono come i
misteri della fede, e quindi ognuno di noi può credere o non credere
di poter risolvere i misteri per quello che sono i propri credo!
Se continua così, il mister al ne dura
miga e l'errore di averlo richiamato, potrebbe essere decisivo!
Se si riprende moralmente e lascia da
parte la spocchia che tutti ben conosciamo e si butta corpo e anima
nell'impresa, la squadra, pochi bali, ce l'ha!
Domenica con il Bologna la partita è
decisiva per le sorti del Mister, o almeno dovrebbe esserla.
La società, con tutto il rispetto che
si può avere per come si è mossa sul mercato, ha sbagliato tutti i
i tempi delle scelte ed è arrivata in ritardo su tutta la linea;
questo è innegabile!
Bene, ora il tempo dello sbagliare i
tempi è proprio finito!